Artrocentesi 03

Artrocentesi

Artrocentesi 01L’artrocentesi è una procedura medica che adopera il prelievo del liquido contenuto all’interno dell’articolazione.

Il liquido intrarticolare è il liquido sinoviale, il quale viene contenuto tra i capi articolari, racchiuso all’interno della capsula articolare stessa.

Questo liquido può andare incontro ad un aumento di volume e subire delle contaminazioni che ne alterano le qualità biologiche.

L’artrocentesi si utilizza sia a scopo terapeutico che diagnostico.

Generalmente viene applicata nelle grandi articolazioni periferiche come spalla, gomito, anca, ginocchio e caviglia, ma può essere eseguita anche nelle articolazioni più piccole, come le articolazioni delle mani, del piede e addirittura nella cavità temporo mandibolare; in molti casi viene supportata da un’ecografia che studia dapprima lo stato in essere articolare per valutarne la presenza di gonfiore e allo stesso tempo può aiutare l’operatore guidandolo nell’attuazione della tecnica, nel penetrare all’interno dell’articolazione con l’ago per l’aspirazione.

Artrocentesi 02Nella diagnosi, il liquido intrarticolare prelevato, viene studiato attraverso gli esami di laboratorio, per valutare la presenza o meno di agenti patogeni infettivi di tipo batterico o virale, di fattori infiammatori autoimmunitari o metabolici, l’eventuale presenza di componenti ematiche quali globuli rossi e/o bianchi, di cristalli di calcio, di urato e di materiale organico appartenete all’articolazione.

Gli esami di laboratorio raggruppati in questo maniera, sviluppano la diagnosi su classi differenti:

  • traumatiche
  • degenerative
  • autoimmunitarie
  • metaboliche
  • infettive.

Artrocentesi 03Nel contesto terapeutico, l’artrocentesi ha il vantaggio di ridurre le pressioni intrarticolari, le quali sono causa di dolore articolare, di riduzione della mobilità, dell’instaurasi di contratture antalgiche riflesse e di conseguenza del manifestarsi di una condizione di impotenza funzionale.

Nel caso in cui il liquido sinoviale sia contaminato da agenti patogeni, e/o da microcristalli e/o da sangue e/o da materiale organico, l’artrocentesi può limitare i danni che tali fattori infliggerebbero all’articolazione in quanto tale.

Durante l’esecuzione dell’artrocentesi, l’operatore può associare l’infiltrazione di una terapia farmacologica di vario genere e natura, come la somministrazione di antinfiammatori non steroidei, oppure di cortisone, di acido ialuronico, l’utilizzo di antibiotici, oppure di un semplice lavaggio articolare.

L’artrocentesi è una metodica sicura ma non priva di rischi.

ferri chirurgiciIl rischio più grande è quello di veicolare infezioni all’interno dell’articolazione stessa, pertanto sarà assolutamente necessario procedere all’esame in un ambiente sterile (quadrato sterile), utilizzando tutte le norme di sicurezza nell’adoperare gli strumenti dedicati, nella maniera congrua.

Prima di procedere con l’artrocentesi l’area di accesso del paziente va pulita e disinfettata, abbattendo le cariche batteriche naturalmente presenti sulla cute.

Alla fine dell’intervento ed estratto l’ago, il paziente andrà medicato con disinfettanti ed il punto di accesso dell’ago coperto con garze sterili.

L’artrocentesi è una procedura medica molto utile e dagli effetti diagnostici e terapeutici estremamente validi, non è sicuramente un esame di routine, ma si può dimostrare estremamente efficace qualora se ne presenti la necessità.

La salute passa attraverso la conoscenza e con l’articolo di oggi abbiamo la possibilità di aggiungere un tassello al nostro benessere.